Immersioni guidate a Filicudi
Scoglio della grotta
Livello facile
Max prof. -25m
L’immersione prende il nome dalla secca semi-affiorante che si trova nei pressi della famosa grotta del Bue Marino dove fino agli anni 70 viveva la foca monaca, ad oggi purtroppo scomparsa. L’itinerario prevede il periplo dello scoglio che nel punto più esterno raggiunge la profondità di -25m dalla quale si estende una prateria di Posidonia. Le pareti sono ricche di anemoni, madrepore e spugne che fanno da cornice a piccole cernie, dotti, pesci pappagallo, murene e migliaia di castagnole che rendono questo scenario affascinante. A rendere particolare questo sito sono però le bellissime e rare cipree (Ciprea lurida), veri e propri gioielli del mare che abitano un piccolo tunnel situato a – 8 m. Per gli amanti della profondità, nei dintorni, giace a -40m sul fondale sabbioso un “cassone”di cemento di tipo portuale che è stato abbandonato durante la seconda guerra mondiale e che oggi fa da rifugio per gronghi, murene, aragoste e castagnole rosse (Anthias anthias). Infine se la nostra scorta d’aria lo permetterà l’immersione terminerà all’interno della grotta con i suoi magici giochi di luce.
Scoglio della Fortuna
Livello facile
Max prof. -30m
Lo scoglio della Fortuna si trova nei pressi del famoso arco di punta Perciato lungo il versante occidentale dell’isola. L’immersione si svolge a ridosso delle pareti dello scoglio che terminano esternamente su un fondale sabbioso a -30m. Il basalto dal colore scuro è ricco di fori e insenature all’interno delle quali trovano rifugio murene, gronghi, cernie e scorfani. Durante la risalita saranno i colori dell’ Astroides calicularis e della Spirastrella cunctatrix ad attirare l’attenzione del subacqueo. Infine a rendere maggiormente emozionante l’immersione sarà il passaggio finale all’ interno del “Tunnel rosso” dal quale si emergerà in superficie.
I canaloni
Livello medio/Difficile
max prof. oltre -40m
I canaloni sono canyon formati da antiche lingue di lava che dalla montagna raggiungono il mare. Questa immersione è una delle più impegnative, adatta solo a subacquei esperti a causa dell’elevata profondità e della corrente. Il nostro tuffo nel blu ha inizio a -25m per poi raggiungere la profondità di -55m su un fondale di sabbia bianca contornato da macigni. I Canaloni sono in totale quattro ma vista la profondità e i brevi tempi di fondo solo il più suggestivo verrà visitato. Questa immersione regala al subacqueo atmosfere magiche e incontri con cernie di grandi dimensioni, ormai rare, nuvole di occhiate, castagnole e tanute (Spondyliosoma cantharus) che nuotano a mezz’acqua. Le pareti dello strettissimo canyon sono ricche di ricci melone, stelle pentagono, claveline e briozoi appartenenti a differenti specie. Infine l’immersione termina esplorando i fondali più vicini alla linea di costa ricchi di colorati tordi, murene e polpi.
Giafante
Livello medio/facile
Max prof. -40m
Lo scoglio Giafante è un faraglione particolare, il cui nome probabilmente deriva dalla sua forma a zampa di elefante o dalla presenza, anticamente, di elefanti marini (astici e magnose) nei pressi dello scoglio. Si trova nel punto più a Nord di Filicudi ed è situato sotto una parete di roccia lavica alta più di duecento metri. Il Giafante è un punto di immersione veramente da non perdere. Ci sono due diversi itinerari quello per i sub più esperti e quello per i principianti. Il primo ci consentirà di esplorare una secca che si trova vicino allo scoglio e che raggiunge la profondità di -40 m per poi risalire in un sommo a -21 m. A rendere affascinante questo scenario saranno le aragoste, le musdee, le murene e l’incontro con pesci pelagici attratti dalle innumerevoli castagnole. Il secondo invece segue il perimetro del faraglione dove non è difficile vedere la magnosa (Scyllarides lantus) un crostaceo ormai raro.
Montenasseri
Livello medio/facile
Max prof. -30m
Lo scoglio Montenasseri, chiamato cosi perché anticamente era il punto dove i pescatori calavano le nasse, è sicuramente uno dei punti più ambiti per lo snorkeling e le immersioni. La particolarità di questa escursione è il tunnel che lo attraversa da nord a sud, regalando dei giochi di luce suggestivi. Anticamente questi “cunicoli” pare che fossero abitati da un banco di stupende corvine (Shaena umbra) che oggi purtroppo non si avvistano più. Cernie e Tordi vivono fra gli anfratti scuri del fondo e non è raro vedere passare nel blu Ricciole e Barracuda.
La Canna
Livello Medio
Max prof. -40m
Il faraglione della canna alto 76m, è uno dei siti più famosi di tutte le Eolie ed è quello che rimane di un antico camino vulcanico ormai inattivo da decine di migliaia di anni. Insieme a Montenassari e ad altri scogli affioranti fa parte di un vasto bassofondo. Si trova quasi ad un miglio dall’isola in direzione nord-ovest. L’immersione consiste nel percorrere il periplo della canna esplorando i grossi macigni che la circondano dove sono nascoste cernie, musdee e scorfani rossi (Scorpaena scrofa). Non è raro avvistare predatori di passaggio come ricciole, carangidi e barracuda che cacciano nuvole di castagnole e occhiate. La grossa sagoma della canna, grazie all’ ottima visibilità, ci accompagnerà per tutta la durata l’immersione.
Secca dei 6m
Livello medio
Max prof. -40m
Secca dei 6m
Se avete focalizzato la sagoma inconfondibile della canna, questa secca è perfettamente la sua immagine speculare sottomarina. Si erge da un fondale sabbioso a -42m di profondità fino ad arrivare appunto a -6m. La visibilità, la morfologia della scoglio, la flora e la fauna acquatiche rendono questa immersione una delle più belle delle isole Eolie. Per i subacquei più esperti, è inoltre possibile esplorare gli scogli che circondano la secca abitati da una vasta gamma di pesci (cernie, musdee e scorfani) e da Octocoralli come le gorgonie rosse (Paramuricea clavata) che in questo punto raggiungono grandi dimensioni. Durante la risalita potremmo essere accompagnati da specie pelagiche come ricciole e carangidi (Caranx crysos).
Cresta dei 18
Livello medio/difficile
Max prof. -40m
A metà strada tra il Giafante e la secca dei metri, si erge da un fondale di -40m, una secca a forma di mezza luna, la cresta dei 18m. Questa immersione , data l’elevata profondità, è indicata per subacquei esperti. Lo scoglio è appena visibile dalla superficie, l‘immersione consiste nel periplo di questa cresta e nell’esplorazione di tane e anfratti che si trovano alla sua base. Cernie, murene, gronghi (Conger conger), musdee e grossi scorfani popolano il fondale. La risalita avviene lungo le stupende pareti della secca ricoperte da rigogliose alghe e briozoi. Infine sul cappello alla profondità di -18m, migliaia di castagnole nuotano in corrente, ricciole e carangidi sfrecciano nel blu. L’immersione termina facendo la sosta di sicurezza a mezz’acqua
Panettone del Porto
Livello media
Max prof. -40m
Come si evince dal suo stesso nome, il panettone è una struttura rocciosa sottomarina che raffigura il rinomato dolce natalizio. Emerge da un fondo sabbioso a - 40m per giungere fino a -20m di profondità. Lo scoglio è ricco di spugne, briozoi e grandi spirografi. Anche le aragoste (Palinurus elephas) trovano rifugio nelle numerose cavità della secca. Purtroppo questa immersione non è sempre fattibile poiché si trova lungo la rotta di navi e aliscafi e per motivi di assoluta sicurezza è necessario pianificarla quando quest’ultimi non viaggiano. L’immersione può essere effettuata anche partendo da terra.
Grotta dei Gamberi
Livello medio
Max prof. -40m
Una delle immersioni più spettacolari delle Eolie è proprio la Grotta dei gamberi di Filicudi. Seguendo una parete coloratissima che da -25m scende fino a -40m di profondità, si giunge all’ingresso della grotta a forma di “V” capovolta. Non è necessario entrarvi dentro dato lo spettacolo ben visibile anche dall’entrata e alla luce delle nostre torce migliaia di gamberetti, della specie “Plesionika narval” comunemente conosciuti come gamberetti di nassa, inizieranno a spostarsi lungo le pareti della grotta. Ad approfittarne di un banchetto saranno sciarrani e musdee (Phycis phycis).
Le Punte
Livello medio/facile
Max prof. -30m
Questo punto di immersione è alla portata di tutti i subacquei, dai principianti ai più esperti. In condizioni particolari di corrente e termoclino può regalare emozioni uniche, nulla da invidiare ai più famosi parchi marini del Mediterraneo. L’escursione esplora una parete che segue parallelamente la costa, ricca di insenature e anfratti. Dalla profondità di -10m si scende fino alla base delle parete a -25m dove banchi di saraghi pizzuti e fasciati, tanute e occhiate nuotano indisturbati. Guardando nel blu, è facile scorgere dotti (Epinephelus costae) di grandi dimensioni e barracuda. Dalla base della parete ha inizio una franata di grossi massi che termina ad elevate profondità. Qui le gorgonie bianche (Enunicella singularis) e gialle (Enunicella cavolinii) hanno trovato il loro habitat ideale.
Secche di Punta stimpagnato
Livello medio/facile
Max prof. -40m
Punta Stimpagnato, nelle vicinanze di Pecorini a mare, è l’estrema punta sud-ovest di Filicudi. Sotto le sue pareti di basalto colonnare si trova la prima secca, adatta soprattutto a subacquei principianti. Lo scoglio è cosparso da margherite di mare (Parazoanthus axinellae) e madrepore arancioni (Astroides calycularis) e raggiunge i -18m su un fondale di sabbia e posidonia. Abitata da seppie e polpi può essere un ottimo punto dove poter fare immersioni notturne. Spostandoci verso il largo troveremo la sorella maggiore il cui sommo a -18m, raggiunge il profondo blu nel punto più a sud. Diversamente dalla prima, questa immersione è rivolta solo a sub esperti date la profondità e la forte corrente. Qui cernie brune (Epinephelus marginatus), dotti e musdee trovano rifugio nelle tane profonde e le innumerevoli castagnole (Chromis chromis) attirano pesci predatori come ricciole, carangidi e barracuda.
Banco di Filicudi
Livello Difficile
Max prof. -55m
Questa immersione è rivolta solo a subacquei professionisti e data l’eccessiva profondità e la forte corrente va pianificata nei minimi dettagli. Il banco di Filicudi come si evince dalle carte nautiche, è un basso fondale che dalla piana abissale risale dolcemente fino ad arrivare al famoso “punto x “, un sommo alla profondità di -39m. Qui ci troviamo in mare aperto, tre miglia in direzione nord-ovest oltre la canna. L’immersione inizia con una vertiginosa discesa nel blu, fino a raggiungere due picchi di roccia, dove moltissimi sugarelli (Trachurus picturatus) nuotano in corrente. Arrivando alla base del sommo, a -60m di profondità, nella sabbia bianchissima cosparsa da resti di conchiglie e briozoi sbriciolati, si elevano alcuni picchi rocciosi. Qui le creature quasi non conoscono l’esistenza dell’uomo lasciandosi avvicinare. Grandi cernie, musdee, dentici (Dentex dentex) nuotano come nel Mediterraneo di cento anni fa. Una particolarità della secca è la presenza della laminaria (Laminaria rodriguezii) le cui esigenze vitali prevedono una bassa esposizione alla luce solare, una temperatura stabile intorno ai 15°C e correnti marine intense in grado di mantenere le foglie sollevate dal fondo marino. Durante la risalita l’incontro con grandi ricciole (Seriola dumerili) o tonni (Thummus thynnus) non è raro.